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domenica 30 agosto 2015

Il corno portafortuna


Amo la vita, la musica e cerco sempre di vedere le cose in modo positivo... Ma non vi nego che sono anche molto superstiziosa.
Non credo sia giusto diventare maniaci ma se è possibile darsi una mano con la fortuna che male c'è ?
L'altro giorno una persona a me cara mi ha portato direttamente da Napoli un vero cornetto portafortuna. Dentro alla confezione c'era anche un piccolo biglietto con la storiella del corno ed allora ho deciso di condividerla con voi. 
Ora che questo corno mi porterà veramente fortuna non lo so, ma poter indossare un regalo di una persona a cui vuoi bene è già una bella cosa.

Il corno deriva dal fallo e nasce nell'atmosfera magica napoletana ricca di superstizioni misteri. In tempi lontani il fallo veniva considerato importante per la sua capacità procreativa. L' unione di tanti riti assimilati nei misteri accostarono al fallo il cornucopio  considerato paniere dell'abbondanza necessario al vivere umano. In tal maniera nacque il corno somigliante al fallo per la sua rigidità e al cornucopio per la sua forma curva e appuntita.

 Nell'età neolitica gli abitanti delle capanne erano soliti appendere sull'uscio della porta un corno simbolo di fertilità.
La fertilità allora era abbinata alla potenza e quindi al successo, si era soliti offrire dei corni come voto alla dea Iside affinché assistesse gli animali nella procreazione.
Secondo la mitologia Giove per ringraziare la sua nutrice le donò un corno dotato di poteri magici.
Nell'età medievale il corno per portare fortuna doveva essere rosso e fatto a mano. Il rosso simboleggiava la vittoria sui nemici e doveva essere fatto a mano, perché ogni talismano acquisisce poteri benefici dalle mani che lo producono.
Il corno è ritenuto arma di difesa contro la sfortuna e il malocchio spesso ricorrenti nella superstizione popolare.
Secondo la scaramanzia napoletana il corno deve essere un dono, quindi per portare fortuna non deve essere comprato, inoltre deve essere rigido cavo all'interno a forma sinusoidale e a punta.



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