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mercoledì 23 marzo 2016

TERANUM e i vini rossi del Carso


" Il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e ... se ne parla diceva Edoardo VII (1841-1910) e quindi eccomi qui a scrivervi del vino Teranum, della serata a Portopiccolo e di Chef Tomaz Kavcic.

Ma torniamo un attimo indietro e cerchiamo di dare un ordine a questo blog.
Che cos'è il Teranum?
E' un vino rosso della famiglia del Refosco, che prende il nome dal territorio carsico, dove è presente la Terra Rossa, il suolo di questo altopiano è pieno di calcare e di ossidi di ferro e la terra si tinge così di rosso. Le caratteristiche climatiche del territorio come la forte ventosità, la vicinanza al mare, la bassa umidità e le forti escusioni termiche tra il giorno e la notte portano ad una favorevole maturazione delle uve.
Pensate che la coltivazione di questo vino risale già a duemila anni fa e veniva chiamato " il vino pretoriano", i medici già a quel tempo lo raccomandavano per il suo alto contenuto di ferro e antiossidanti. E' un vino dal colore rosso rubino corposo al gusto e molto fruttato, si possono sentire profumi di frutti di bosco come i mirtilli, more o il ribes.


Ancora una volta grazie all'invito dei ragazzi della Convivium Gorizia, mi sono trovata a prendere parte ad una bellissima serata a Portopiccolo tra l'altro posto meraviglioso, organizzata dall'associazione dei Viticoltori Carso.
 Alla serata erano presenti più di 33 produttori di Terrano, tra cui c'era anche la simpaticissima Natasa, che se vi ricordate vi ho parlato di lei e dei suoi vini nel blog dedicato al Castello di Rubbia.
Come funzionava la serata?
Si acquistava un biglietto d'ingresso, e veniva dato in dotazione un bicchiere con una borsetta da mettere al collo per riporre poi il bicchiere tra un assaggio e l'altro.

Una volta entrata mi sono trovata difronte a tantissima gente, tutti che assaporavano i vini dei vari produttori. E così mi sono unita anch'io alla folla, anche se non sapevo da dove iniziare, c'era un po' l'imbarazzo della scelta.

Ippocrate diceva che " il bere vino puro, calma la fame...", ma nel mio caso non era proprio così, iniziavo ad avere un po' di languorino. Sapevo che la degustazione dei vini era accompagnata anche da prodotti enogastronomici tipici della zona, come prosciutto, formaggio e delle proposte del famoso Chef del ristorante " Pri Lojzetu" di Castello Zemono, Tomaz Kaveic. Così mi sono avvicinata al banco dove servivano da mangiare.

E lì in quel momento mi sono illuminata, sarà che io amo mangiare, ma le particolarità che mi sono trovata di fronte erano veramente originali e buonissime.
Ho iniziato con questo assaggio dove il mais era servito in 4 consistenze diverse: una base di polentina delicata, mais grigliato, pop corn e mais liofilizzato con salsiccia cotta nel Terrano.


Lo chef si è poi presentato con una struttura in mano, che era come un campo con dei rami di viti ed appese tantissime caramelle, che contenevano dei bon bon di prosciutto e Terrano. Deliziose anche queste e molto delicate.


E poi è arrivato il mio piatto preferito in assoluto se non fosse stato perché mi vergognavo di prendere un'altra porzione, avrei fatto il bis senza pensarci. Gnocchi con prosciutto al Terrano disidratato.. non potete capire era buonissimo perché il prosciutto disidratato diventava croccantino... buono, buono 10++.


Quando ormai il mio palato era più che soddisfatto è entrato ancora, presentando un ultimo piatto abbinandolo ad una delle sue coreografie. Una corda con appesi tanti sacchetti, che all'interno contenevano un mini panino integrale, fatto come una volta , avete presente tipo il bauernbrot austriaco? Ecco più o meno così con all'interno una crema che si mescolava alla mollica di prosciutto formaggio e olive del territorio.

Che dirvi ancora, ho passato una splendida serata, assaggiato degl'ottimi vini e mangiato molto bene, che potevo volere di più?... Ah si l'immancabile foto di gruppo con lo Chef Tomaz Kavcic.










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